Se la donna avesse ogni giorno il rilievo che ha nelle intenzioni sbandierate l’8 marzo, non ci sarebbe la fame nel mondo.
Non ci sarebbero le guerre, le schiavitù, i genocidi.
Vorrei sostenere tutte le donne, ma tre in particolare.
Mia moglie, perché nella straordinaria casualità dell’universo ho incontrato questa donna incredibile, che ogni giorno riesce a farmi capire, con la semplicità disarmante dell’evidenza, quanto noi maschietti siamo limitati.
Mia figlia, perché un fiore che sta sbocciando non può che riempire di gioia: è una giovane donna, il futuro, la vita.
In questa piccola meravigliosa creatura vedo ancora al mattino, a volte, lo sguardo di bambina con il quale mi salutava al risveglio.
Sarà uno dei più bei ricordi che potrò mai avere.
Infine voglio ringraziare la donna che ha messo al mondo i miei figli al di là del mare, perché ha avuto comunque il coraggio e il merito di aver donato loro la vita.
A te, sconosciuta ragazza boliviana, regalo il mio ultimo pensiero, riguardo a quell’ipocrita 8 marzo.
Anche tu, in quanto donna, sai bene cosa sia la sofferenza e non serve aggiungere altro.

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