
Inauguriamo oggi uno spazio dedicato agli scrittori: qui potranno presentarsi, parlare delle loro opere e delle loro emozioni.
Cominciamo con il benvenuto ad Alessandra Cotoloni, candidata al Premio Strega 2019!
PP
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Scrivere è la mia passione, da sempre.
Non ricordo in quale momento io abbia provato, per la prima volta, questa sensazione, credo di esserci realmente nata. Fa parte di me stessa, alla pari di qualunque altro organo vitale, nonostante poi, nella vita, abbia dovuto scegliere un lavoro, cosiddetto “serio” per necessità.
Credo però che alla fine, le passioni prendano sempre il sopravvento e questo è quello che è successo a me, infondendo un nuovo senso alla mia vita e da cinque anni non mi fermo e continuo a scrivere incessantemente. Sono consapevole che ogni attimo della propria esistenza debba essere vissuto con intensità, seguendo ciò che proviamo nel profondo di noi stessi. Sono tante poi le cose che ogni giorno affiorano nella vita di ognuno di noi e io lì pronta percepirle, a immedesimarmi con il desiderio di fissare su un foglio di carta, sensazioni, pensieri emozioni.
E’ stato così anche per l’ultimo romanzo IL DIARIO DI PIETRA (che mi è stato pubblicato dalla casa editrice IL PAPAVERO). E’ stata sufficiente una foto realizzata da mia figlia (anche lei animata dalla sua passione per il mondo delle immagini). Una foto che riproduceva uno strano graffito, tracciato su un muro all’ex manicomio di Volterra.
Qualcosa è scattato immediatamente: un’energia inattesa che mi ha spinta ad indagare e la storia che ho scovato mi ha rapita. Parlava di un uomo Fernando Nannetti, che ha vissuto un’intera esistenza in manicomio e che, per non perdere la propria identità e dignità di essere umano, ha tracciato con l’ardiglione del gilet, le sue riflessioni ed altro, sull’intonaco esterno del padiglione in cui era rinchiuso a Volterra: 180 ml di muro per un’altezza di 2 metri.
Una storia fantastica che ha interessato anche un membro degli amici della domenica, il dott. Pietro Mastroberardino che ha voluto segnalarlo al Premio Strega 2019. E così è stato, anche se poi, il romanzo, ha interrotto la sua corsa non accedendo nei dodici finalisti. Eppure la mia felicità è immensa per questo risultato, immensa perché se mi guardo indietro e considero che questa mia nuova attività di scrittrice è cominciata solo cinque anni fa, non posso che reputarmi soddisfatta e fiera di me stessa. Non avrei mai potuto pensare di raggiungere un traguardo di così grande rilevanza. Le emozioni sono fortissime, a tratti ero incredula di tutto quello che stavo vivendo: una gioia che sprofondava nella parte più intima di me stessa. E soprattutto, i vari riconoscimenti ottenuti, sono stati la conferma, per me essenziale per valutare la qualità del mio lavoro, che questa sia la mia strada.
Quello che vorrei far comprender anche agli altri è esattamente questo: non importa a che punto della tua vita tu sia arrivato, ma se senti dentro di te qualcosa che ti spinge fortemente verso una direzione, segui quell’istinto: la vita è meravigliosa se abbiamo il coraggio di andarci a braccetto insieme!
Alessandra Cotoloni – Siena